Benvenuti tra “I Luoghi della Scoperta”, la rubrica di Discover Ghiaroni che vi condurrà attraverso un affascinante viaggio nelle Università italiane, veri e propri luoghi di eccellenza che hanno plasmato la conoscenza di un intero Paese. Attraverso gli occhi di Ghiaroni, esploreremo le aule, le biblioteche e i laboratori che hanno dato vita a scoperte e innovazioni, lasciando un’impronta indelebile nel tessuto culturale e scientifico italiano. Un’occasione unica per immergersi nella storia accademica, scoprire i personaggi che hanno lasciato il loro segno e comprendere come questi luoghi siano diventati crocevia di idee, incubatori di talento e motori di progresso. Benvenuti nel cuore pulsante della conoscenza, dove il passato e il futuro si incontrano per plasmare il nostro presente.

La chimica con Ghiaroni: alla scoperta delle grandi rivelazioni dell’Università Alma Mater di Bologna.

Oggi ci addentriamo con Ghiaroni nel magico mondo della chimica, esplorando le grandi personalità che hanno abitato l’illustre Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Sarà un viaggio affascinante nel cuore della ricerca scientifica!

L’Università Alma Mater di Bologna: un faro di conoscenza

Fondata nel 1088, l’Università di Bologna è la più antica università del mondo occidentale. Alma Mater, come è comunemente chiamata, è stata il luogo di nascita di numerosi progressi scientifici nel campo della chimica.

Giosuè Carducci, alle celebrazioni dell’ottavo centenario, la definì così: «La scuola di Bologna si compose per movimento proprio, sorse e grandeggiò privata».

La storia dell’Alma Mater si intreccia con quella di eminenti figure del mondo scientifico e letterario, emergendo come punto di riferimento essenziale nel panorama culturale europeo.

Giacomo Ciamician a Bologna: il profeta dell’energia solare

Giacomo Ciamician è stato il fondatore della moderna fotochimica sperimentale ed è tra i più grandi chimici italiani del periodo unitario Nel 1887 assunse la cattedra di Chimica generale a Bologna. Innamorato della città per la sua musica eccezionale, il chimico triestino diventò un pioniere nella spettroscopia. Persino Dmitrii Mendeleev, padre della Tavola Periodica degli Elementi,  riconobbe il suo contributo fondamentale nel 1889 a Londra.

La notorietà di Ciamician crebbe al di là dei confini italiani grazie agli studi innovativi sul Pirrolo. Tuttavia, è con le ricerche successive sugli oli essenziali delle piante, l’azione chimica della luce e la sua pionieristica fotochimica tra il 1900 e il 1915, in collaborazione con Paolo Silber, che diventò il rinomato “profeta dell’energia solare”.

Le radici profonde e l’eredità straordinaria del Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” 

La sua storia affonda le radici nella Scuola Superiore di Chimica Industriale, inaugurata nel lontano 1922 come risposta all’impellente necessità di emancipare l’Italia dalla dipendenza estera in ambito industriale. La visione illuminata del Prof. Ing. Attilio Muggia, presidente della Società degli Ingegneri, e il lascito di Luciano Toso Montanari, ingegnere ed imprenditore industriale, hanno contribuito a dare forma a questa istituzione di rilievo.

La Scuola si propose di creare un ponte solido tra scienza e industria, colmando il divario che, durante la prima guerra mondiale, aveva evidenziato la fragilità dell’industria chimica italiana rispetto a quella straniera, specialmente tedesca.

La forte attenzione all’attività di laboratorio e alla collaborazione diretta con le industrie ha permesso di formare una schiera di chimici esperti, pronti a contribuire al progresso nazionale e a competere a livello internazionale. Oggi, il CHIMIND continua la tradizione di eccellenza, mantenendo viva la missione di coniugare teoria e pratica per formare professionisti altamente specializzati. Le sue radici storiche, la dedizione alla ricerca e l’approccio innovativo fanno di Toso Montanari un faro nel panorama accademico italiano.

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