C’è una fase cruciale, spesso discreta ma fondamentale, nella produzione delle compresse farmaceutiche: il rivestimento. Nato come alternativa alla tradizionale confettatura zuccherina, il film-coating si è progressivamente affermato come un processo strategico, capace di migliorare la funzionalità, la sicurezza e la riconoscibilità del farmaco.

Dietro quella sottile pellicola uniforme si cela un lavoro di alta precisione. Leganti a base di zuccheri o cellulosa, plastificanti, agenti filmogeni e coloranti: la composizione può variare, ma l’obiettivo rimane invariato — proteggere e valorizzare il principio attivo.

Il rivestimento che fa la differenza

Un buon film-coating non si limita a migliorare l’aspetto estetico della compressa. I suoi vantaggi sono concreti e fondamentali:

  • Protegge da umidità e agenti esterni
  • Facilita la deglutizione, mascherando sapori sgradevoli
  • Regola il rilascio del farmaco nell’organismo
  • Migliora l’identificazione e la differenziazione dei prodotti

Il processo classico

Il metodo tradizionale è tanto diffuso quanto delicato. Si comincia caricando un solvente — acquoso o organico — nel recipiente di miscelazione. Al centro, il miscelatore crea un vortice stabile in cui vengono aggiunte le polveri e i granuli. Dopo la dispersione e dissoluzione degli ingredienti, la sospensione viene spruzzata sulle compresse tramite appositi ugelli.

Fin qui, tutto semplice. Ma nella pratica, non mancano gli ostacoli.

Le criticità della miscelazione convenzionale

Gli agitatori tradizionali mostrano presto i loro limiti. La miscelazione a temperatura ambiente risulta spesso inefficace: le polveri faticano a dissolversi, si formano agglomerati e il rischio è quello di ottenere una sospensione poco uniforme.

Il risultato? Macchie di colore, occlusione degli ugelli di spruzzo e lunghi tempi di pulizia tra lotti, soprattutto quando si cambia tonalità o formulazione. Un processo che diventa inefficiente, costoso e difficile da replicare.

La soluzione Silverson: alta velocità, zero compromessi

È qui che entra in gioco la tecnologia ad alto taglio di Silverson, distribuita da Ghiaroni. I miscelatori Silverson sono progettati per affrontare proprio queste criticità e lo fanno con efficienza chirurgica:

  • Ricircolo completo del batch: il rotore/statore mantiene tutto il contenuto perfettamente in sospensione, assicurando una concentrazione omogenea dall’inizio alla fine.
  • Disintegrazione immediata degli agglomerati, con particelle da 2 a 5 micron ideali per l’applicazione spray.
  • Miscelazione a freddo: delicata sugli ingredienti sensibili al calore, ma potente nel risultato.
  • Pulizia rapida e design pronto per CIP, ideale per ambienti GMP.
  • Scalabilità lineare: quello che funziona in laboratorio funziona anche in produzione.

La vera qualità di un rivestimento si gioca fin dai primi istanti: nella dispersione degli ingredienti. Scegliere un miscelatore ad alto taglio Silverson significa:

  • lotti uniformi e stabili
  • tempi di processo ridotti
  • minori scarti e maggiore continuità tra produzioni

Vuoi trasformare la tua linea di film-coating in un processo efficiente e ripetibile? Scarica il pdf con il rapporto completo e contatta Ghiaroni: insieme individueremo la soluzione più adatta al tuo workflow.