Nel mondo dell’arte, i cosiddetti “pentimenti” — correzioni o modifiche apportate dall’artista durante la realizzazione di un’opera — ci raccontano storie nascoste, svelando dettagli sorprendenti sul contesto storico, culturale e personale che accompagna la creazione. Un esempio iconico di pentimento nel ritratto è rappresentato dall’opera di Jacques-Louis David, il “Doppio Ritratto dei Coniugi Lavoisier” (1788), dove una decisione artistica riflette molto più di un semplice cambio di soggetto.

La prima versione: I Lavoisier come aristocratici

Il celebre doppio ritratto, commissionato dal chimico Antoine-Laurent Lavoisier e da sua moglie Marie-Anne, fu inizialmente concepito per mostrare la coppia come ricchi aristocratici parigini. Le tecnologie di analisi avanzata, tra cui la riflettografia a infrarossi e la microfluorescenza a raggi X, utilizzate durante un restauro del dipinto presso il Metropolitan Museum di New York, hanno permesso di osservare come il primo ritratto rappresentasse i Lavoisier abbigliati con abiti lussuosi. Marie-Anne era adornata con un cappello alla moda, arricchito da piume e nastri, e Antoine portava un abito elegante con bottoni dorati. La scena includeva documenti e incartamenti, elementi che ne sottolineavano il ruolo di esattore delle tasse, un incarico molto ben remunerato che gli permetteva di condurre uno stile di vita di lusso.

Il “Pentimento” di David: dai lussi all’impegno scientifico

Ma qualcosa cambiò radicalmente durante la realizzazione dell’opera. La decisione di David di trasformare la scena da un ritratto di aristocratici in un’immagine di scienziati impegnati rifletteva sia le richieste degli stessi Lavoisier sia un cambiamento nel contesto storico. Gli abiti lussuosi furono sostituiti da vesti più austere, mentre i documenti e i mobili raffinati lasciarono spazio agli strumenti scientifici usati nelle loro scoperte, tra cui apparecchi chimici che simboleggiavano il loro impegno per la scienza e l’Illuminismo. Questo cambio di composizione trasformò il ritratto in un manifesto degli ideali scientifici, distanziandolo dall’opulenza dell’Ancien Régime, ormai inviso alla Francia rivoluzionaria.

Un messaggio d’orgoglio e identità professionale

Questo “pentimento” può essere interpretato come un atto di consapevolezza storica: nel 1789, le teorie di Lavoisier trovarono pubblicazione nel Traité élémentaire de chimie, con illustrazioni realizzate dalla stessa Marie-Anne, allieva di David e attiva collaboratrice. David immortalò la coppia come scienziati di fama, rendendo omaggio alla loro passione per la ricerca. Lo sguardo fiero di Marie-Anne, rivolto direttamente all’osservatore, sottolinea la dignità con cui rivendicava il proprio ruolo scientifico e intellettuale, in un periodo in cui la scienza era vista come il motore del progresso sociale.

Tra storia e arte: la chimica al servizio della narrazione

La storia dei pentimenti nel doppio ritratto dei coniugi Lavoisier ci offre uno spaccato unico su come la chimica e la storia dell’arte possano intrecciarsi per restituire nuove sfumature di senso a un’opera d’arte. L’uso della chimica moderna per rilevare tracce nascoste svela non solo i cambiamenti materiali dell’opera, ma anche i significati profondi che riflettono le trasformazioni sociali e culturali del periodo.

Oggi, grazie a tecnologie come la riflettografia e la fluorescenza a raggi X, l’arte e la scienza continuano a dialogare, offrendo agli studiosi e al pubblico nuove chiavi di lettura per interpretare i capolavori del passato. Il “pentimento” di David ci ricorda che ogni opera d’arte, così come la scienza, è sempre in divenire: un continuo confronto tra l’artista e il suo tempo, in cui l’evoluzione delle idee e delle scoperte si riflette anche nella pittura.

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