Il funzionamento della moka è un esempio perfetto di come fisica e chimica collaborino per regalarci il caffè che tanto amiamo. La caldaia contiene acqua e, se riempita correttamente, lascia uno spazio per l’aria. Quando viene riscaldata, l’aria si espande e il vapore acqueo prodotto dalla bollitura esercita pressione sull’acqua sottostante.
Questa pressione costringe l’acqua a risalire attraverso il filtro a imbuto, dove passa attraverso la polvere di caffè. Qui, il solvente (l’acqua) estrae dalla polvere i composti solubili come caffeina, polifenoli e sali minerali, creando un’estrazione con solvente. Contemporaneamente, il filtro trattiene le particelle più grandi, funzionando come una filtrazione meccanica.
Il risultato è una bevanda complessa: una soluzione per la presenza di soluti disciolti, ma anche un colloide e una sospensione, grazie alla presenza di minuscole particelle insolubili che fluttuano nel liquido.
L’effetto Tyndall: la magia del pennacchio
Il pennacchio bianco che si sprigiona dalla moka, accompagnato dal suo familiare brontolio, non è puro vapore. Si tratta di un aerosol liquido, composto da minuscole goccioline d’acqua che si formano per condensazione. Questo aerosol è un altro esempio di colloide e qui entra in gioco l’effetto Tyndall.
Per osservare questo fenomeno, basta puntare un piccolo laser attraverso il pennacchio o diluire del caffè in una provetta con acqua. La luce del laser, attraversando il colloide, viene diffusa dalle particelle sospese, creando una “strisciata” luminosa visibile. Questo è il classico effetto Tyndall, lo stesso che ci permette di vedere i fasci di luce tra gli alberi in una foresta o la luminosità nell’acqua torbida.
Una lezione scientifica nella quotidianità
La preparazione del caffè è un momento che molti di noi vivono ogni giorno, ma pochi si soffermano a pensare alla scienza che c’è dietro. La moka non è solo uno strumento, ma un piccolo laboratorio dove fenomeni chimici e fisici si intrecciano per creare un’esperienza multisensoriale.
Con un po’ di curiosità e un puntatore laser, possiamo osservare l’effetto Tyndall e scoprire come la scienza sia presente anche nei gesti più semplici della nostra quotidianità. Perché, in fondo, anche una tazza di caffè racconta una storia che merita di essere ascoltata.
Altri articoli
19/03/2025
La chimica invisibile della primavera: i fiori come sanno quando
Ogni anno, con l’arrivo della primavera, prati e giardini si trasformano in…
05/03/2025
La magia del microonde: chimica e fisica a colazione!
Il pane caldo e morbido è un piacere che spesso diamo per scontato. Ma dietro…
18/02/2025
Monitoraggio continuo e sicurezza senza confini: i data logger Wireless forniti da Ghiaroni
Ghiaroni fornisce una nuova generazione di data logger wireless progettati…